giovedì 20 febbraio 2014

Requisiti di partecipazione ai concorsi pubblici

TESTO STORICO

sostituito dal Regolamento sui procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo dell’Università degli Studi di Milano

entrato in vigore con Decreto rettorale n. 5949 del 28/3/2012




Decreto n. 1011 del 01/02/2001

Modificato con Decreto n. 1796 del 06/11/2002

Modificato con Decreto n. 2578 del 03/11/2004

Modificato con Decreto n. 4161 del 20/02/2007



 

REGOLAMENTO SUI PROCEDIMENTI DI SELEZIONE PER L’ACCESSO AI RUOLI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL’UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO.



 

IL RETTORE DELL'UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO



 
Vista la legge 11.7.1980 n.312;
Visto il DPCM 24.9.1981;
Visto il DM 20.5.1983;
Vista la legge 28.1.1986, n.23;
Visto il DM 27.7.1988, n, 534;
Vista la legge 9.5.1989, n.168;
Visto il decreto leg.vo.3.2.1993, n.29 e successive modificazioni e integrazioni;
Visto il DPR 9.5.1994, n.487 e successive modificazioni e integrazioni;
Visto lo Statuto dell’Università degli studi di Milano approvato con DR 28.5.1996;
Vista la legge 31.12.1996 n. 675;
Vista la legge 15.5.1997, n.127, e in particolare l’art.17, comma 109, in base al quale "nel rispetto dell’equilibrio finanziario del bilancio e dei principi di una corretta ed efficiente gestione delle risorse economiche e strumentali, i procedimenti di selezione per l’accesso al lavoro e di avviamento al lavoro, sono regolati dalle università, per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo, secondo i propri ordinamenti";
Visto il decreto leg.vo 31.03.1998, n.80;
Vista la legge 16.06.1998, n.191;
Visto il decreto leg.vo 29.10.1998, n. 387, recante ‘’Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto leg.vo 3.2.1993, n. 29, e successive modificazioni, e del decreto leg.vo 31.3.1998, n. 80’’;
Visto il Regolamento in materia di accesso ai ruoli del personale tecnico e amministrativo presso l’Università degli studi di Milano emanato con D.R. n.315 del 29.9.1999;
Visto il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del Comparto "Università" stipulato in data 9.8.2000.
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 30.1.2001, con la quale è stato approvato il Regolamento in materia di accesso ai ruoli del personale tecnico–amministrativo presso questo Ateneo.

 

DECRETA



 

E' emanato il Regolamento di Ateneo in materia di accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo presso l'Università degli Studi di Milano.



 

 

CAPO I

MODALITÀ DI ACCESSO E PRINCIPI GENERALI



 

Art.1

Ambito di applicazione e modalità di accesso



Il presente regolamento disciplina i procedimenti di selezione per l’accesso ai ruoli del personale tecnico amministrativo dell’Università degli Studi di Milano.

Le assunzioni avvengono utilizzando una delle seguenti procedure:
selezione, mediante prova idoneativa, degli iscritti nelle liste di collocamento, ivi compresi i soggetti di cui agli artt.1 e 18 della legge 12.3.1999 n. 68, per le categorie per le quali è richiesto il requisito del diploma di istruzione secondaria di primo grado.
concorso pubblico per titoli ed esami per l’accesso alla categoria C,D ed EP;
concorso per titoli ed esami riservato al personale in servizio presso l’Ateneo con rapporto di lavoro a tempo indeterminato secondo le modalità previste dall’art.57 del C.C.N.L.;

L’Università potrà ricorrere ad altre forme di assunzione, quali il contratto di formazione e lavoro, non appena sarà data attuazione all’art. 22 del C.C.N.L.

L’Università garantisce l’applicazione delle riserve previste dalle disposizioni normative vigenti, con riguardo alle categorie individuate dalle stesse disposizioni.



 

Art.2

Principi generali



Le decisioni relative all’avvio delle procedure di reclutamento sono adottate sulla base del fabbisogno di personale e delle disponibilità finanziarie, previa delibera del Consiglio di Amministrazione.

Le procedure di reclutamento si conformano ai seguenti principi e criteri generali:
modalità di svolgimento che garantiscano l’imparzialità ed assicurino economicità e celerità di espletamento;
adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti dalla posizione da ricoprire;
utilizzo, ove necessario, di sistemi automatizzati, diretti a realizzare forme di preselezione;
composizione delle Commissioni giudicatrici secondo criteri di trasparenza e imparzialità;

 
 

CAPO II

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONCORSI PUBBLICI



 

Art.3

Requisiti di ammissione alle selezioni e ai concorsi pubblici



Per la partecipazione alle selezioni e ai concorsi pubblici, fermi restando i requisiti generali previsti per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, è richiesto il possesso dei seguenti titoli di studio, rilasciati da scuole od istituti statali, parificati o legalmente riconosciuti:



CATEGORIA B


Diploma di istruzione secondaria di primo grado.

Per la partecipazione alle procedure selettive, per la categoria B, posizione economica B1, per la quale è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo, trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 16 della legge 28.02.1987, n.56 e successive modificazioni ed integrazioni.

Per l’accesso alla categoria B, posizione economica B3 anziché iniziale B1, è possibile il reclutamento a seguito di selezione pubblica per titoli ed esami qualora oltre il diploma di istruzione secondaria di primo grado siano previsti requisiti professionali specifici comprovati dal possesso del diploma di qualifica professionale o attestato di qualifica rilasciato ai sensi della legge n.845/78 o titolo equiparabile se rilasciato ai sensi di leggi precedenti. Con riferimento alla specificità delle mansioni da svolgere il bando può prevedere il diploma di istruzione secondaria di I grado più diploma di corso professionale specifico o dichiarazioni rilasciate dal datore di lavoro (Enti pubblici o privati, Aziende e P.A.) sulla competenza professionale acquisita durante l’esperienza lavorativa e relativa alla attività da svolgere.



Possiede il requisito della scuola dell’obbligo anche chi abbia conseguito la licenza elementare anteriormente al 1962.



CATEGORIA C


Diploma di istruzione secondaria di II grado ed eventuali requisiti professionali in relazione alla tipologia dell’attività lavorativa congruente con la relativa categoria.


CATEGORIA D


Diploma di laurea conseguito secondo le modalità previste dalla normativa vigente prima dell’entrata in vigore del D.M. 509/1999 e secondo le modalità previste dallo stesso D.M., ed eventuali requisiti professionali in relazione alla tipologia dell’attività lavorativa


CATEGORIA EP


Diploma di laurea conseguito secondo le modalità previste dalla normativa vigente prima dell’entrata in vigore del D.M. 509/1999 e secondo le modalità previste dallo stesso D.M., e abilitazione professionale e/o particolare qualificazione professionale ricavabile da precedenti esperienze lavorative e/o da titoli post-universitari.

 

Art.4

Preselezione



L’ammissione alle prove concorsuali può essere preceduta da forme di preselezione, cui l’Amministrazione può ricorrere qualora il numero delle domande sia superiore a dieci volte rispetto ai posti messi a concorso, e comunque non inferiore a 100. Fatti salvi i compiti spettanti alla Commissione esaminatrice, per la preselezione è possibile anche il ricorso all’ausilio di società qualificate e di enti esterni specializzati in selezione del personale.



 

Art.5

Tipologia e contenuti delle prove d’esame



La tipologia e i contenuti delle prove d'esame risponderanno a criteri di coerenza e omogeneità rispetto alla categoria del posto messo a concorso, tenendo conto della necessità di prevedere, secondo le aree, conoscenze di base omogenee valide per tutti.

Le prove d’esame possono consistere in prove scritte, anche a contenuto teorico pratico, prove pratiche, prove pratiche attitudinali e prove orali articolate come segue:



CATEGORIA B


Posizione economica B1
Una prova pratica e un colloquio.


Posizione economica B3
Una prova scritta o pratica e una prova orale. Conseguono l’ammissione alla prova orale i candidati che abbiano riportato in ciascuna prova scritta / pratica una votazione di almeno 21/30 o equivalente. La prova orale si intende superata con una votazione di almeno 21/30 o equivalente


CATEGORIA C
Una prova scritta o pratica e una prova orale. Conseguono l’ammissione alla prova orale i candidati che abbiano riportato in ciascuna prova scritta / pratica una votazione di almeno 21/30 o equivalente. La prova orale si intende superata con una votazione di almeno 21/30 o equivalente


CATEGORIA D, EP


Due prove scritte, di cui una anche a contenuto teorico pratico oppure una scritta e una prova pratica, e una prova orale. Conseguono l’ammissione alla prova orale i candidati che abbiano riportato in ciascuna prova scritta/pratica una votazione di almeno 21/30 o equivalente. La prova orale si intende superata con una votazione di almeno 21/30 o equivalente.


Per i concorsi relativi alla categoria C, D ed EP, i bandi di concorso possono prevedere l’accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera. I livelli di conoscenza e le modalità del relativo accertamento saranno commisurati al livello del posto a concorso.



Le prove possono consistere anche in appositi test bilanciati da risolvere in un tempo predeterminato oppure in quesiti a risposta sintetica.

Il tipo e il contenuto delle prove da inserire nei bandi di concorso sono determinati, sentito il responsabile della struttura cui è assegnato il posto, in relazione alla categoria previa verifica della legittimità, congruità e omogeneità delle prove d'esame rispetto alla tipologia di concorso.

L’Amministrazione può prevedere che le prove siano predisposte anche sulla base di programmi elaborati da esperti in selezione, fatti salvi i compiti spettanti alla Commissione esaminatrice.



 

Art.6

Concorsi per titoli ed esami


Per la copertura dei posti della categoria B3 e C, il bando di concorso per titoli ed esami prevederà le seguenti categorie di titoli da valutare purché attinenti alle attività del posto messo a concorso:


Servizio prestato in Università con contratto di lavoro a tempo determinato nella stessa categoria, per un periodo continuativo superiore ad un anno 13 punti, a cui si aggiunge un punto per ogni ulteriore anno fino ad un massimo di 2 punti: 15 punti.
Servizio comunque prestato con contratto di lavoro dipendente in Università di durata superiore ad un anno continuativo, fino ad un massimo di 7 punti, non cumulabile con il precedente punto;
Idoneità in precedenti concorsi pubblici a tempo indeterminato della stessa categoria o di categoria superiore, 5 punti;
Altri titoli fino ad un massimo di punti10:
attestati di qualificazione e/o specializzazione rilasciati a seguito di frequenza di corsi di formazione professionale organizzati da pubbliche amministrazioni o enti privati;
incarichi professionali o servizi speciali svolti;
partecipazione a convegni o seminari di studio corsi di formazione, o altri titoli che si riterrà opportuno inserire nel bando in relazione alle professionalità da reclutare.
Precedenti esperienze professionali

Per la copertura dei posti della categoria D ed EP, il bando di concorso per titoli ed esami prevederà le seguenti categorie di titoli da valutare purché attinenti alle attività del posto messo a concorso:


Servizio prestato in Università con contratto di lavoro a tempo determinato nella stessa categoria, per un periodo continuativo superiore ad un anno 13 punti, a cui si aggiunge un punto per ogni ulteriore anno fino ad un massimo di 2 punti: 15 punti.
Servizio comunque prestato con contratto di lavoro dipendente in Università di durata superiore ad un anno continuativo, fino ad un massimo di 7 punti, non cumulabile con il precedente punto;
Idoneità in precedenti concorsi pubblici a tempo indeterminato della stessa categoria o di categoria superiore, 5 punti;
Altri titoli fino ad un massimo di punti10:
diploma di laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, borse di studio presso enti pubblici, masters universitari;
attestati di qualificazione e/o specializzazione rilasciati a seguito di frequenza di corsi di formazione professionale organizzati da pubbliche amministrazioni o enti privati;
titoli scientifici quali pubblicazioni e lavori originali;
incarichi professionali o servizi speciali svolti, precedenti esperienze professionali;
altri titoli quali attività didattiche, partecipazione a convegni o seminari di studio corsi di formazione, o altri titoli che si riterrà opportuno inserire nel bando in relazione alle professionalità da reclutare.

Il possesso dei titoli dovrà essere debitamente documentato mediante autocertificazione o certificazione allegata alla domanda di partecipazione al concorso.

Ai titoli non può essere attribuito un punteggio complessivo superiore a punti 30.

La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, è effettuata dopo le prove scritte e prima che si proceda alla correzione degli elaborati. Se gli esami consistono in prove pratiche, i titoli devono essere valutati prima dello svolgimento delle prove medesime.

La valutazione dei titoli deve essere comunicata ai candidati prima dello svolgimento della prova orale.



 

Art.7

Commissioni esaminatrici



Le commissioni esaminatrici dei concorsi e delle selezioni sono nominate con decreto del Direttore Amministrativo sentito il responsabile della struttura cui è assegnato il posto a concorso. L’incarico è attribuito secondo criteri di rotazione, tenendo conto prioritariamente della professionalità e della competenza.

Le commissioni sono composte da esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra docenti, ricercatori, dirigenti generali e dirigenti ed il personale tecnico amministrativo dell’Università, ed estranei all’amministrazione universitaria.

I componenti scelti tra il personale tecnico amministrativo devono rivestire una categoria almeno pari a quella del posto a concorso.

Ai sensi del decreto Leg.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, non possono farne parte i componenti degli organi di governo dell’Università degli Studi di Milano, coloro che ricoprono cariche politiche o che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Almeno un terzo dei posti di componente, salva motivata impossibilità, è riservato alle donne.



Nel rispetto di tali principi le commissioni sono così composte:



per le selezioni per la categoria B:
da personale della categoria EP o D in qualità di presidente e da due esperti delle materie oggetto delle prove selettive. Le funzioni di segretario sono svolte da personale della categoria C.



per i concorsi per la categoria C:
da un professore universitario o ricercatore confermato o dirigente o personale della categoria EP, in qualità di presidente e da due esperti delle materie oggetto delle prove d’esame. Le funzioni di segretario sono svolte da personale della categoria C o D.



per i concorsi per la categoria D:
da un professore universitario o ricercatore confermato o dirigente generale o dirigente o personale della categoria EP, in qualità di presidente, e da due esperti delle materie oggetto delle prove d’esame. Le funzioni di segretario sono svolte da personale della categoria D.



per i concorsi della categoria EP:
da un professore universitario o da un dirigente generale o dirigente in qualità di presidente e da due esperti delle materie oggetto delle prove d’esame. Le funzioni di segretario sono svolte da personale della categoria D.



Alle commissioni possono essere aggregati membri aggiunti per gli esami di lingua straniera e per le materie speciali.

Il presidente e i membri delle commissioni possono essere scelti anche tra il personale in quiescenza che abbia posseduto, durante il servizio attivo, la qualifica richiesta per i concorsi sopra indicati. L’utilizzo del personale in quiescenza non è consentita se il rapporto di servizio sia stato risolto per motivi disciplinari, per ragioni di salute o per decadenza dall’impiego comunque determinata e, in ogni caso qualora la decorrenza del collocamento a riposo risalga ad oltre un triennio dalla data di pubblicazione del bando di concorso. I componenti delle commissioni, il cui rapporto di impiego si risolva durante l’espletamento dei lavori, cessano dall’incarico, salvo conferma dell’amministrazione.

Nel costituire le commissioni, possono essere nominati in via definitiva i supplenti del presidente e dei singoli componenti. I supplenti intervengono alle sedute della commissione nelle ipotesi di impedimento grave e documentato degli effettivi.

Quando le prove scritte abbiano luogo in più sedi , si costituisce un comitato di vigilanza, presieduto da un membro della commissione ovvero da un impiegato dell’amministrazione di categoria non inferiore alla D, e costituito da due impiegati di categoria non inferiore alla C e da un segretario scelto tra il personale della stessa categoria.

Gli impiegati nominati presidente membri del comitato di vigilanza sono scelti tra quelli in servizio nelle sede di esame, a meno che, per giustificate esigenze di servizio, sia necessario destinare a tale funzione personale di altra sede.



 

Art.8

Formazione della graduatoria e approvazione degli atti



La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l’ordine decrescente dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato, con l’osservanza, a parità di merito delle preferenze previste dall’articolo 5 del DPR 487/94. Il punteggio finale è dato dalla somma della media dei voti riportati nelle prove scritte/pratiche e della votazione conseguita nella prova orale.

Nelle selezioni per titoli ed esami a tale votazione è aggiunta quella riportata nella valutazione dei titoli.

La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori, è approvata con decreto del Direttore Amministrativo ed è pubblicata presso la Divisione Personale dell'Università degli Studi di Milano. Dalla data di pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative.

La graduatoria rimane efficace per un periodo di 12 mesi dalla pubblicazione e ad essa può essere fatto ricorso per coprire ulteriori posti vacanti oltre a quelli messi a concorso.



 

 

CAPO III

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROGRESSIONE VERTICALE



 


Art. 9

AMBITI DI APPLICAZIONE





L’Università degli Studi di Milano, in applicazione delle disposizioni del C.C.N.L. in vigore, relativo al nuovo sistema di progressione di carriera del personale del Comparto Università definisce, attraverso le presenti disposizioni, le modalità di espletamento delle procedure selettive, per titoli ed esami, riservate al personale in servizio presso l’Ateneo nella categoria immediatamente inferiore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

L'Amministrazione, ai sensi dell’art. 57 del C.C.N.L.
, destina alla progressione verticale il 50% dei posti, approvati su base annua dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito della programmazione triennale.

Qualora la selezione riservata abbia esito negativo o manchino le professionalità richieste all’interno dell’Università, i posti relativi sono coperti mediante le procedure previste per l’accesso dall’esterno.

 

Art.10

CRITERI GENERALI





Le procedure di progressione verticale sono espletate tenendo conto dei seguenti criteri generali:

valutazione delle competenze professionali acquisite e conseguenti all’esperienza professionale risultante dal curriculum del dipendente;

prove di esame dimensionate e proporzionate di accertamento correlate ai diversi livelli di professionalità richiesta per ciascuna categoria;

riconoscimento della formazione certificata;

valorizzazione del possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno a ciascuna categoria.

 

Art. 11

PROCEDIMENTO DI SELEZIONE


La procedura è indetta con decreto del Direttore Amministrativo, pubblicato all’Albo della Divisione Personale di questo Ateneo per un periodo di venti giorni ed inserito nella pagina web dell’Ateneo.



Il bando stabilisce il numero dei posti, la categoria, l’area di attività, le competenze richieste, il termine e le modalità di presentazione delle domande, il calendario e la sede delle prove, il programma d’esame, le tipologie dei titoli valutabili ed il punteggio massimo ad essi attribuibile, la votazione minima richiesta per l’ammissione alla prova orale, nonché i requisiti di ammissibilità della domanda.




La domanda deve pervenire all’Amministrazione, a pena di esclusione, entro e non oltre il ventesimo giorno successivo alla data di affissione del bando di selezione all'Albo della Divisione Personale. In caso di inoltro a mezzo del servizio postale tramite raccomandata, non farà fede il timbro postale dell’ufficio postale accettante.

Tale termine, qualora venga a cadere in giorno festivo, si intenderà protratto al primo giorno non festivo immediatamente seguente.

Nella domanda il candidato dovrà indicare, a pena di esclusione dal concorso, il possesso dei requisiti di ammissione precisati dal bando in conformità al successivo art.12.



 


Art. 12

REQUISITI DI AMMISSIONE AI CONCORSI RISERVATI




Per accedere alle selezioni per la progressione verticale il personale inquadrato nelle categorie sottoindicate deve essere in possesso dei seguenti requisiti:




Categoria di appartenenza

Categoria di accesso

Requisiti richiesti

B

C


Diploma di istruzione secondaria di secondo grado e 3 anni di anzianità di servizio nella categoria B;

ovvero 5 anni di anzianità di servizio nella categoria B.
C

D


Diploma di laurea conseguito secondo le modalità precedenti all’entrata in vigore del D.M. n. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni ovvero laurea di primo livello (L) o laurea specialistica/magistrale conseguite ai sensi del D.M. n. 509/1999 e 3 anni di anzianità di servizio nella categoria C e appartenenza all’area del posto a concorso;

ovvero 5 anni di anzianità di servizio nella categoria C e appartenenza all’area del posto a concorso, fatti salvi i titoli abilitativi obbligatori**
D

EP


Diploma di laurea conseguito secondo le modalità precedenti all’entrata in vigore del D.M. n. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni ovvero laurea di primo livello (L) o laurea specialistica/magistrale conseguite ai sensi del D.M. n. 509/1999 e trovarsi in una delle seguenti condizioni soggettive alternative indicate di volta in volta nel bando:
1. abilitazione professionale e 3 anni di anzianità di servizio nella categoria D e appartenenza all’area del posto a concorso;
2. particolare qualificazione professionale risultante da titoli post-universitari e 3 anni di anzianità di servizio nella categoria D e appartenenza all’area del posto a concorso;
3. particolare qualificazione professionale maturata negli ultimi 5 anni e risultante da esperienza lavorativa specifica corrispondente alla professionalità richiesta per almeno 2 anni presso Università, amministrazioni statali, enti pubblici o aziende private e 3 anni di anzianità di servizio nella categoria D e appartenenza all’area del posto a concorso.

ovvero 5 anni di anzianità di servizio nella categoria D o nelle ex qualifiche ivi confluite e appartenenza all’area del posto a concorso, fatti salvi i titoli abilitativi obbligatori**






I requisiti suindicati devono essere posseduti alla data di scadenza per la presentazione della domanda.



A decorrere dalle procedure successive al 27/01/2005, un ulteriore passaggio alla categoria superiore è consentito nella sola ipotesi del possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso alla categoria di appartenenza (art. 57 comma 2 del C.C.N.L.del 27/01/2005)
.




** Il possesso del diploma specifico di laurea ed eventualmente l’abilitazione e/o l’iscrizione ad Albi professionali, sono obbligatoriamente richiesti qualora siano imprescindibili per l’esercizio di alcune funzioni come prescritto dal bando.

 

Art. 13

COMMISSIONE DI SELEZIONE




La nomina e la composizione della commissione esaminatrice sono regolate dalle norme di cui all'articolo 7 del presente regolamento.



 

Art. 14

MODALITÀ DI SELEZIONE





La progressione verticale si concretizza in una verifica ed accertamento delle competenze professionali (conoscenze e capacità) proprie del posto oggetto della selezione e avviene mediante procedure selettive per titoli ed esami.



Il punteggio complessivo è pari a 120 punti ripartiti secondo le seguenti modalità:



60 PUNTI PER I TITOLI RIPARTITI SECONDO I CRITERI INDICATI NEL SUCCESSIVO ART. 15

Sono ammessi a valutazione i titoli posseduti alla data di scadenza per la presentazione delle domande prevista dal bando, purché attinenti le funzioni del posto oggetto della selezione. Il candidato certifica i titoli ammessi a valutazione mediante documentazione allegata alla domanda ovvero dichiarazione sostitutiva redatta in conformità ad apposita modulistica allegata al bando di selezione.



60 PUNTI PROVE D’ESAME

L’esame, che consisterà in una prova scritta o scritta a contenuto teorico pratico o pratica ed una prova orale, tenderà ad accertare le conoscenze del candidato, le competenze professionali acquisite e la specifica attitudine richiesta per lo svolgimento di compiti propri del profilo oggetto della selezione.

Le apposite prove di esame saranno determinate in relazione ai livelli di professionalità richiesta per ciascuna categoria e profilo professionale.

Conseguono l’ammissione alla prova orale i candidati che abbiano riportato in ciascuna prova scritta/pratica una votazione di almeno 21/30. La prova orale si intende superata con una votazione di almeno 21/30.



 


ART. 15

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI TITOLI PER LA SELEZIONE VERTICALE



Passaggio da categoria B a categoria C


 
TITOLI

PUNTEGGIO
TITOLI
 
 
ANZIANITA’ DI SERVIZIO NELLA CATEGORIA DI APPARTENENZA


1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio di ruolo nella categoria immediatamente inferiore a quella del posto messo a concorso o nelle ex qualifiche ivi confluite;

1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio continuativo prestato con contratto a tempo determinato, ai sensi dell’art.19 del C.C.N.L. nella categoria del posto messo a concorso o in quella immediatamente inferiore o nelle ex qualifiche ivi confluite


 
 
 
 
 
 
Max punti 15

 
 
TITOLI CULTURALI

Titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno

diploma di scuola secondaria di II grado
 
punti 10


 
Max punti 15

Titolo di studio ulteriore rispetto a quello richiesto per l’accesso dall’esterno:

diploma di laurea
 
punti 5

 
 
 
 
 
 
 
 
 
TITOLI PROFESSIONALI

Formazione certificata pertinente le funzioni del posto oggetto della selezione (la valutazione di ciascuna partecipazione sarà definita in relazione alla durata dell’attività formativa nonché al superamento di eventuali prove idoneative finali):

Corsi di formazione svolti presso l’Università o esterni
 
 
 
 
 
Max punti 8


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Max punti 30

Incarichi temporanei su funzioni specifiche, formalmente conferiti o autorizzati con provvedimenti del Rettore, del Direttore Amministrativo o dagli organi collegiali delle strutture universitarie, in relazione al grado di responsabilità e alla durata.

Max punti 2
Idoneità a precedenti procedure selettive del Comparto Università a tempo indeterminato o determinato della categoria di riferimento: punti 3
 
Max punti 5

Idoneità a precedenti procedure selettive del Comparto Università tempo indeterminato o determinato della categoria superiore: punti 5
 
Esperienza lavorativa:

arricchimento professionale desumibile dal curriculum redatto dal dipendente e dalla dichiarazione del responsabile della struttura.
 
 
Max punti 15

 

 

Passaggio da categoria C a categoria D





 
TITOLI

PUNTEGGIO
TITOLI
 
 
ANZIANITA’ DI SERVIZIO NELLA CATEGORIA DI APPARTENENZA


1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio di ruolo nella categoria immediatamente inferiore a quella del posto messo a concorso o nelle ex qualifiche ivi confluite;

1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio continuativo prestato con contratto a tempo determinato, ai sensi dell’art.19 del C.C.N.L. nella categoria del posto messo a concorso o in quella immediatamente inferiore o nelle ex qualifiche ivi confluite.


 
 
 
 
 
 
Max punti 15

 
 
 
 
 
 
 
 
TITOLI CULTURALI

Titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno:

diploma di laurea conseguito secondo le modalità precedenti all’entrata in vigore del D.M. n. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni o laurea specialistica/magistrale conseguite ai sensi del D.M. n. 509/1999

laurea di primo livello (L) conseguita ai sensi del D.M. n. 509/1999
 
punti 6
 
 
 
 
punti 3

 
 
 
 
 
 
 
 
Max punti 15

Titolo di studio ulteriore rispetto a quello richiesto per l’accesso dall’esterno:

dottorato di ricerca

master

scuola di specializzazione

corsi di perfezionamento
 
punti 2
punti 1
punti 2
punti 1

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TITOLI PROFESSIONALI

Formazione certificata pertinente le funzioni del posto oggetto della selezione (la valutazione di ciascuna partecipazione sarà definita in relazione alla durata dell’attività formativa nonché al superamento di eventuali prove idoneative finali):

Corsi di formazione svolti presso l’Università o esterni
 
 
 
 
 
Max punti 6
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Max punti 30

Pubblicazioni, relazioni a convegni, abstract, curatela
Max punti 2
Attività di docenza in corsi di formazione organizzati dall’Ateneo nonché da altri enti in base al contenuto e alla durata

Max punti 2
Incarichi temporanei su funzioni specifiche, formalmente conferiti o autorizzati con provvedimenti del Rettore, del Direttore Amministrativo o dagli organi collegiali delle strutture universitarie, in relazione al grado di responsabilità e alla durata.

Max punti 2
Idoneità a precedenti procedure selettive del Comparto Università a tempo indeterminato o determinato della categoria di riferimento: punti 2
Idoneità a precedenti procedure selettive del Comparto Università a tempo indeterminato o determinato della categoria superiore: punti 3

 
 
Max punti 3

Esperienza lavorativa:

arricchimento professionale desumibile dal curriculum redatto dal dipendente e dalla dichiarazione del responsabile della struttura.
Max punti 15
 
 


 

Passaggio da categoria D a categoria EP





 
TITOLI

PUNTEGGIO
TITOLI
 
 
ANZIANITA’ DI SERVIZIO NELLA CATEGORIA DI APPARTENENZA


1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio di ruolo nella categoria immediatamente inferiore a quella del posto messo a concorso o nelle ex qualifiche ivi confluite;

1 punto per ogni anno o frazione di anno pari o superiore a 6 mesi di servizio continuativo prestato con contratto a tempo determinato, ai sensi dell’art. 19 del C.C.N.L. nella categoria del posto messo a concorso o in quella immediatamente inferiore o nelle ex qualifiche ivi confluite.


 
 
 
Max punti 15

 
 
 
 
 
 
TITOLI CULTURALI

Titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno:

diploma di laurea conseguito secondo le modalità precedenti all’entrata in vigore del D.M. n. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni o laurea specialistica/magistrale conseguita ai sensi del D.M. n. 509/1999

laurea di primo livello (L) conseguita ai sensi del D.M. n. 509/1999

dottorato di ricerca

master 1^ livello punti 0,5 master 2^ livello punti 1

scuola di specializzazione

corsi di perfezionamento
punti 6
 
 
 
punti 3
punti 2
punti 1
punti 2
punti 1

 
 
 
 
Max punti 15

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TITOLI PROFESSIONALI

Formazione certificata pertinente le funzioni del posto oggetto della selezione (la valutazione di ciascuna partecipazione sarà definita in relazione alla durata dell’attività formativa nonché al superamento di eventuali prove idoneative finali):

Corsi di formazione svolti presso l’Università o esterni
 
 
 
 
Max punti 6
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Max punti 30

Pubblicazioni, relazioni a convegni, abstract, curatela
Max punti 2
Attività di docenza in corsi di formazione organizzati dall’Ateneo nonché da altri enti in base al contenuto e alla durata

Max punti 2
Incarichi temporanei su funzioni specifiche, formalmente conferiti o autorizzati con provvedimenti del Rettore, del Direttore Amministrativo o dagli organi collegiali delle strutture universitarie, in relazione al grado di responsabilità e alla durata.

Max punti 2
Idoneità a precedenti procedure selettive del Comparto Università a tempo indeterminato o determinato della categoria di riferimento

Max punti 3
Esperienza lavorativa:

arricchimento professionale desumibile dal curriculum redatto dal dipendente e dalla dichiarazione del responsabile della struttura.
Max punti 15
 


 

 

ART. 16

FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA DI MERITO




La graduatoria di merito dei candidati è formata secondo l’ordine decrescente dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato.

In caso di parità di punteggio precede il candidato che, alla data di scadenza per la presentazione della domanda, abbia maturato maggiore anzianità di servizio di ruolo nella categoria di appartenenza e nelle ex qualifiche ivi confluite. In caso di persistente parità sarà considerata l’anzianità complessiva di servizio di ruolo e successivamente le preferenze previste dall’articolo 5 del D.P.R. 487/94 e successive modificazioni.

Il punteggio finale è dato dalla somma del voto conseguito nella valutazione dei titoli e dei voti riportati nelle prove.



La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori, è approvata con decreto del Direttore Amministrativo ed è pubblicata presso la Divisione Personale dell'Università degli Studi di Milano Via S. Antonio 12, Milano ed esaurisce i propri effetti con la stipula dei contratti dei vincitori di cui al successivo art. 17.



Dalla data di pubblicazione decorre il termine per eventuali impugnative.

 


ART. 17

PASSAGGIO ALLA CATEGORIA SUPERIORE





I candidati utilmente collocati in graduatoria di merito, nel limite dei posti messi a concorso, conseguono il passaggio alla categoria superiore alla data della stipula del nuovo contratto individuale di lavoro e non sono soggetti al periodo di prova.

L'idoneità conseguita dai candidati non vincitori non dà diritto a ricoprire ulteriori posti oltre a quelli oggetto della selezione, salvo rinuncia di uno dei vincitori alla stipula del contratto




L'idoneità conseguita costituisce in ogni caso titolo valutabile ai fini della partecipazione ad altre procedure selettive bandite dall’Università degli studi di Milano
.




Per quanto non previsto dal presente capitolo, trovano applicazione le norme generali in materia di accesso agli impieghi pubblici e quelle relative allo svolgimento dei concorsi nonché il C.C.N.L. in vigore.



 

 

 


 

 

CAPO IV

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SVOLGIMENTO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI



 

Art.18

Bando di concorso

 

Il concorso pubblico è indetto con decreto del Direttore Amministrativo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica 4^ serie speciale Concorsi ed esami.
Il concorso riservato è indetto con decreto del Direttore Amministrativo, pubblicato all’Albo della Divisione Personale di questo Ateneo per un periodo di venti giorni.

Il bando deve contenere il termine e le modalità per la presentazione delle domande, il numero dei posti messi a concorso, l’avviso per la determinazione del calendario delle prove. Deve indicare le materie e il contenuto delle prove, la votazione minima richiesta per il superamento delle singole prove, i requisiti soggettivi generali e particolari per l’ammissione all’impiego, i titoli che danno luogo a precedenza e preferenza a parità di merito, i termini e le modalità per la loro presentazione.

Nei concorsi per titoli ed esami, il bando deve contenere le categorie di titoli valutabili ed il punteggio massimo agli stessi attribuibile.



 

Art.19

Comunicazione del calendario delle prove d’esame



Il diario delle prove d’esame sarà di norma indicato nel bando di concorso, ovvero sarà comunicato ai candidati con raccomandata con ricevuta di ritorno. Tale comunicazione può essere sostituita dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I candidati devono avere notizia del calendario delle prove, secondo una delle modalità sopra indicate, almeno quindici giorni prima dell’inizio delle prove scritte/pratiche e 20 giorni prima della prova orale.



 

Art.20

Adempimenti della commissione



Prima dell’inizio delle prove concorsuali la commissione, considerato il numero dei concorrenti, stabilisce il termine del procedimento e lo rende pubblico, tenuto conto che le procedure concorsuali devono concludersi entro sei mesi dalla data di effettuazione delle prove scritte/pratiche.

I componenti, presa visione dell’elenco dei partecipanti, sottoscrivono la dichiarazione che non sussistono situazioni di incompatibilità tra essi ed i concorrenti ai sensi degli articoli 51 e 52 del codice di procedura civile.

Le commissioni, prima dello svolgimento delle prove concorsuali e nell’ambito del programma d’esame previsto dal bando di concorso, preparano le tracce delle prove scritte/pratiche e stabiliscono i criteri e le modalità di valutazione delle stesse. I criteri e le modalità di valutazione delle prove dovranno essere formalizzati nei relativi verbali al fine di motivare i punteggi da attribuire alle singole prove.

Nel caso di prove scritte, la commissione prepara tre tracce per ciascuna prova. Per le prove consistenti in quesiti a risposta multipla potrà essere predisposto un unico test.

Nel caso di prove pratiche, la commissione può predisporre un’unica traccia. Le tracce sono segrete e ne è vietata la divulgazione. Le tracce sono chiuse in pieghi suggellati e firmati esteriormente sui lembi di chiusura dai componenti della commissione.

All’ora stabilita per ciascuna prova scritta/pratica, il presidente della commissione esaminatrice fa procedere all’appello nominale dei candidati e, previo accertamento della loro identità personale, li fa collocare in modo che non possano comunicare tra loro. Quindi fa constatare l’integrità delle buste contenenti le tracce e fa sorteggiare da uno dei candidati il tema da svolgere, qualora siano state predisposte tre tracce.

Nel caso di prove scritte o di prove pratiche con relazione scritta, al candidato sono consegnate in ciascuno dei giorni di esame due buste di uguale colore: una grande e una piccola contenente un cartoncino, sul quale apporre i dati anagrafici.

Il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi sottoscrizione né altro contrassegno, che renda possibile l’identificazione, lo chiude nella busta grande, unitamente al cartoncino recante i dati anagrafici, previamente chiuso nella busta piccola e lo consegna al presidente o ad altro componente della commissione. Questi appone trasversalmente sulla busta, la propria firma e l’indicazione della data di consegna.



 

Art.21

Adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte/pratiche



Durante lo svolgimento delle prove non è permesso ai concorrenti comunicare tra loro verbalmente o per iscritto. I lavori devono essere scritti esclusivamente, a pena di nullità, su carta portante il timbro dell’ufficio o della struttura in cui si svolge il concorso e la firma di un membro della commissione.

I candidati non possono portare carta da scrivere, appunti manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie. Possono consultare soltanto i testi di legge non commentati ed autorizzati dalla commissione ed i dizionari. Il concorrente che contravviene alle disposizioni dei commi precedenti o comunque che abbia copiato in tutto o in parte lo svolgimento del tema è escluso dal concorso. Nei casi in cui risulti che uno o più candidati abbiano copiato, l’esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati coinvolti.

La commissione cura l’osservanza delle disposizioni stesse e ha facoltà di adottare i provvedimenti necessari. La mancata esclusione all’atto della prova non preclude che l’esclusione sia disposta in sede di valutazione delle prove medesime.



 

Art.22

Adempimenti dei concorrenti e della commissione al termine delle prove scritte/pratiche



Al termine di ogni giorno d’esame è assegnato alla busta contenente l’elaborato lo stesso numero da apporre sulla linguetta staccabile, in modo da poter riunire, esclusivamente attraverso la numerazione, le buste appartenenti allo stesso candidato.

Successivamente alla conclusione dell’ultima prova scritta e comunque non oltre le ventiquattro ore si procede alla riunione delle buste aventi lo stesso numero in un’unica busta, dopo avere staccato la relativa linguetta numerata. Tale operazione è effettuata dalla commissione, nel giorno e ora in cui è data comunicazione orale ai candidati presenti nell’aula all’ultima prova d’esame, con l’avvertimento che alcuni di essi, in numero non superiore alle dieci unità, potranno assistere alle predette operazioni.

Qualora il bando preveda una sola prova scritta, seguita da una prova pratica l’ammissione a tale prova avviene previa valutazione e superamento della prova scritta. Allo stesso modo si procede quando gli esami consistono in due prove pratiche. Qualora la prova pratica sia accompagnata da una relazione scritta o da un documento scritto, suscettibile di essere corretto in anonimato, la commissione ha la facoltà di procedere alla riunione degli elaborati, con le modalità sopra descritte.

Dopo avere corretto gli elaborati anonimi, la commissione effettua il riconoscimento dei candidati.

Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova orale deve essere data comunicazione del voto riportato nelle prove scritte/pratiche. Tale comunicazione può essere data dalla commissione mediante affissione degli esiti delle prove nella sede d’esame o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, inviata dall’ufficio competente.

 

Art.23

Adempimenti della commissione in fase di svolgimento della prova orale

La commissione, prima di procedere all’espletamento della prova orale, determina i criteri e le modalità di valutazione della prova medesima.

La prova orale deve svolgersi in un’aula aperta al pubblico. Al termine di ogni seduta, la commissione forma l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazione dei voti da ciascuno riportati e lo affigge nella sede degli esami.



 

Art.24

Norme finali e di rinvio



Per quanto non espressamente disciplinato dal presente regolamento continuano a trovare applicazione le norme generali in materia di accesso agli impieghi pubblici, e le norme generali relative allo svolgimento dei concorsi e delle altre forme di assunzione presso le pubbliche amministrazioni e il C.C.N.L. in vigore.

Il presente regolamento, entra in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione all’Albo Ufficiale dell’Università.



REG. 202757 DEL 6.2.2001

IL RETTORE

Paolo Mantegazza



 

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